Camerieri-Baristi
Contratti a chiamata, paghe basse, ore lavorative massacranti. Sfruttamento?
Cosa fanno i camerieri?
Si stressano oltre il minimo sindacale, hanno i ritmi sballati e sono esposti ad un maggiore rischio di malattie cardiovascolari. Colpa di una serie di fattori che, secondo uno studio approfondito condotto dalla Southern Medical University di Guangzhou in Cina, mettono il cameriere al primo posto tra i lavori usuranti. E non c’è molta differenza se si lavora nella trattoria di quartiere, nel pub dei turisti o nei ristoranti di una grande città.
Lo studio si è concentrato sui dati raccolti su oltre 138mila pazienti di 6 studi precedenti sul rapporto tra lavoro e salute. Lo stress dei camerieri li porta spesso e volentieri a comportamenti nocivi, come la scarsa cura dell’alimentazione e poco sonno. Un loop continuo vizioso.
Nei camerieri uomini si era registrato il +22% di maggiore possibilità di sviluppare malattie cardiovascolari, percentuale che diventava del 33% in più nelle cameriere donne. E il motivo è che l’altissimo stress è correlato ad uno scarsissimo riconoscimento sociale che il lavoro di cameriere ispira.
“Lo stress ha un impatto negativo sulla nostra salute, alcuni tipi di malattie cardiache e infarti sono più frequenti nelle persone stressate. Servono più ricerche per stabilire se queste risposte allo stress sono la causa principale del rischio o se semplicemente c’è un legame clinico”
ha spiegato via Telegraph Christopher Allen della British Heart Foundation.
Portare piatti e servire in sala non è considerato un lavoro così altolocato come quello del medico o del magistrato, eppure fare il cameriere è difficile.
Il cameriere è il mestiere più sottovalutato e temporaneo di sempre: serve a mettere insieme qualche soldo, ma è facile sottovalutarne la portata reale sulla mente e sul fisico.
Gli orari prolungati, i turni spezzati, il continuo lavorare quanto gli altri si divertono anche sotto le festività, tende a incrementare la scarsa considerazione del lavoro di cameriere e, di conseguenza, a far sentire i lavoratori dei ristoranti e dei locali come schiavi del servizio e della disponibilità. Per non parlare dei clienti impossibili, bambini chiassosi, richieste continue. Schiena distrutta, gambe che cedono, braccia indolenzite, umiliazioni da parte dei capi, molestie sul lavoro, tagli, sbucciature, emergenze costanti.
Fare questo mestiere fa dimagrire? Fa mantenere un giusto ritmo?
Direi proprio di no!. tonifica i muscoli delle cosce nel continuare a camminare e camminare in sala, ma rende ancora più facile cedere a continui spuntini, assaggi, tentazioni. Si è esposti al mangiare in modo sconsiderato spesso nemmeno si mangia.
Persino negli istituti alberghieri, stando alle ultime statistiche del ministero, gli studenti che si votano al lavoro in sala sono una percentuale molto più scarsa rispetto a quelli che scelgono la cucina (per quanto anch’essa difficile, meglio strutturata e più considerata però).
Tra le mansioni di un cameriere vi sono:
- Organizzare la sala
- Gestire le prenotazioni e le ordinazioni
- Accogliere i clienti
- Comunicare con la cucina
- Servire piatti e bevande
- Ascoltare il cliente
Tra le doti che deve avere vi sono:
- Doti comunicative
- Capacità di problem solving
- Capacità di lavorare in team
- Resistenza fisica
- Orientamento al cliente
- Senso estetico (“bella presenza”, accuratezza)
Come si può notare, sia sulle mansioni, sia sulle doti il cameriere deve essere e fare molto, tutto e di più. Spesso e volentieri si ritrova a fare oltre quello che è nel suo ruolo.
Prima parte.
Gelmini Isabella