Ruolo della donna OGGI 2024, nel mondo del lavoro
Parità economica tra i sessi? Parità economica di mansioni?
In questo articolo vorrei parlarvi di quello che può essere stata la mia esperienza come donna che sono, nel mondo del lavoro fino ad oggi.
Parto col dirvi che attualmente ho 29/30 anni, sono una donna in gamba, che si è sempre messa in gioco dicendo anche ciò che pensa e che ha sempre imparato in fretta qualsiasi mansione li venisse data.
Ho iniziato presto a entrare nel mondo del lavoro, avevo 17 anni! Sarà successo anche a voi che ad un certo punto i problemi a casa chiamano e bisogna fare delle scelte ben ponderate e tra queste c’è quella del fermare gli studi ed andare a lavorare! Rimboccandosi le maniche, calmando la mente da qualsivoglia pensiero demoralizzante, allontanando la paura che ci assale; che ci dice che non siamo in grado di fare nulla, trovando la forza di cercare e cercare un lavoro e convincere il datore di lavoro al meglio; nonostante la giovane età che siamo bravi! Che meritiamo almeno di essere messi alla prova.
Per nessuno o quasi, credo sia facile essere catapultati così nel mondo del lavoro, le paure sono tante e gli intoppi, imprevisti, sfruttamenti anche! Ma d’altronde si è freschi, si è dei pesciolini in un mare pieno di squali. Squali che però a lungo andare, in base certo alle proprie scelte e direzioni che si prendono, poi diventano loro stessi pesciolini. Perché siamo CRESCIUTI. Il nostro crescere comprende esperienze, forza, consapevolezza e per alcuni di noi resilienza purtroppo.
Facendo svariati lavori ed essendo incappata in tante e diverse situazioni dalle migliori a quelle peggiori, posso; per il momento dirvi che la parità dei sessi ahimè, ancora non c’è! Viene ancora differenziata molto la donna confronto all’uomo, sia in ambito economico che in ambito di mansioni da svolgere insieme alla gratificazione poi.
Cosa voglio dire con questo?
Che, per quanto ti sforzi di fare per arrivare poi a fare davvero il meglio che ci possa essere o comunque il meglio in generale di altre persone che in quel caso sono tuoi compagni operai e/o lavoratori, se sei una donna questo non ti porterà ad un aumento, ad una gratificazione verbale e/o economica e né tanto meno ad un riconoscimento di ciò, anzi! Questo lo vedi e lo vedrai solo e unicamente nel manco maschile! Questo non vuol dire che non vi siano situazioni in cui vi è il contrario, assolutamente no! Dico solo che purtroppo il ruolo della donna è tutt’ora svalutato e non a pari dell’uomo.
Basti pensare ai colleghi maschi che svolgono mansioni minori delle nostre e con meno fatica anche qualsivoglia e, nonostante ciò, loro si ritrovano 100€/200€ in più nella busta paga, in altri casi ci troviamo che hanno un livello maggiore al nostro dato così un po’ dal cielo! E questo lo si riconosce sempre, perché loro al contrario nostro per esempio, non hanno qualifiche, qualità, riconoscimenti cartacei ecc. che noi abbiamo.
Voi direte, ma queste qualifiche ecc. possono capitare anche all’uomo di averle e alla donna no, confermo! Però in quel caso la donna percepisce di meno e l’uomo percepisce di più per giusto motivo. Ma quando si presenta la situazione inversa, no! Il giusto motivo cessa di esistere.
Prima parte.
Gelmini Isabella